Le caverne naturali (dette “gruttuni”) oggi sono custodi di botti e strumenti rurali della cultura contadina, ma in passato pare vi siano stati trovati anche alcuni reperti come vasi, lame, utensili in pietra, che confermano le ipotesi della presenza dell’uomo in quest’area già a partire dall’Età del Ferro. Le caverne si trovano a Nord-Nord-Est dell’abitato, lungo la strada delle Grotte, che costituisce l’asse principale del percorso paesaggistico panoramico di Cairano. La Via, infatti, correndo lungo il fianco settentrionale della collina del Calvario, collega la rupe e le terrazze del Borgo Castello con località “La Serra”, dove sorge anche il Cimitero moderno, e da qui, per una stradina sterrata affiancata da alberi, si scende poi direttamente alla contrada Vignale, sito della prima necropoli. Le Grotte, generalmente a monte della strada, scavate nel fianco della montagna e rifinite con muri frontali in pietra e porte, erano fino a poco tempo fa, ma alcune lo sono tuttora, adibite a cantine. Le “pagliere”, a valle della strada e certamente più recenti delle Grotte, erano magazzini della paglia usata dai forni del paese. La grande emigrazione dell’ultimo dopoguerra ed il tempo, hanno causato il loro abbandono quasi completo. La Via delle Grotte Antiche è una delle parti più suggestive del paese, l’unica strada del vino esistente nella provincia dei tre DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita): Taurasi, Greco di Tufo e Fiano di Avellino.
Fonte: "cairano.wordpress.com"
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