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Torre di Punta della Campanella

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Descrizione

La Torre di Punta della Campanella, detta anche Torre Minerva, fu fatta costruire da Roberto d'Angiò tra il 1334 e il 1335, risultando quindi fra le prime della Penisola. Pare che una delle ragioni che spinse alla sua realizzazione fosse il fatto che la grotta sottostante era solitamente usata come rifugio dai pirati. La sua edificazione fu affidata a tale Marino Giraccio, di Vettica Maggiore; egli fu inoltre nominato castellano a vita e gli furono assegnati quattro servienti ed uno stipendio annuale di sei once d'oro, mentre ai suoi giannizzeri ne venivano riconosciute quattro. Essendo situata in un luogo di enorme importanza strategica, a guardia della Bocca Piccola di Capri, queste spese venivano sostenute da quasi tutte le cittadine del versante Nord-occidentale della Penisola ed esattamente da Castellammare, Vico Equense, Sorrento, Lettere e Gragnano. Dal 1342 in poi cominciò a pagare anche Massa Lubrense, che fino ad allora aveva invece contribuito all'esborso sostenuto da Sorrento. La Torre, essendo stata quasi distrutta dai Turchi nel corso di una delle loro disastrose incursioni, fu rifatta nel 1556, in posizione più elevata; sulla parte estrema del promontorio, poco più in basso dell'attuale Torre, sono visibili i resti di una costruzione circolare, che con molta probabilità deve essere la base della vecchia struttura angioina. Era la più grande di tutta la Penisola e rimane imponente anche ora, con tutto che nel corso degli anni ha subìto modifiche e che è attualmente (2017) priva del corpo di guardia superiore e di tutto il coronamento con le caditoie. Ad inizio 1800, i Francesi utilizzarono la Torre di Punta della Campanella come alloggio per le truppe e la riarmarono per difendere la costa dagli attacchi degli Inglesi, che avevano occupato l'isola di Capri; successivamente, fu utilizzata per segnalazioni telegrafiche e semaforiche ed infine, durante l'ultima Guerra, come presidio militare. Era in comunicazione visiva con la vicinissima Torre di Fossa di Papa e l'isolata Torre di Montalto, che sorge dal lato opposto della Baia di Jeranto. Stando “dint' Pieleco”, in alto a destra, fra i “pizzi” di Montalto e Mortella, si vede la Torre di Montalto (anche Mont'Alto), completata nel 1570. Questo è il nome con il quale è di solito indicata, ma in testi non certo recenti si incontra anche la dizione Torre del Capo de la Mortella. Era in comunicazione con la Torre Minerva a Ovest e con quelle di Nerano e di Recommone a Est; di queste ultime due, la prima era di difesa e l'altra di guardia. Anche la Torre di Montalto era una di quelle dette guardiole, edificate più in alto e atte a segnalare il pericolo di incursioni ai paesi posti più all'interno. Dalla sua posizione (110 metri s.l.m.), si può controllare un enorme superficie di mare che va da Capri a Li Galli e al Capo di Conca; la sua artiglieria era in grado di coprire sia la Baia di Jeranto che quella di Nerano.
Fonte: "massalubrense.it"
Fonte immagine: "panoramio.com"

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