Edificato sull'area dell'antico chiostro dei Padri Mercedari spagnoli, su progetto di Fausto Nicolini per volere di Don Giulio Mastrilli, Duca di Marigliano, il Teatro Sannazaro fu inaugurato con una “Grand Soirée” il 26 dicembre del 1874. In scena “La petite Marquise” di Mehilac con la Compagnia Le Roy-Clarence. E da subito, sia per la ricchezza degli ori e degli stucchi che per le decorazioni del Paliotti che ornavano la struttura, ma anche per lo spettacolo offerto dalle eleganti toilettes della nobiltà tutta, il Sannazaro fu un “Jolie bouquet” con la vocazione dell'alta prosa. Dopo la gestione meno fortunata del Conte Luca Cortese, toccò ad Armando Ardovino risollevare le sorti della più elegante sala teatrale di Napoli, portandovi i fratelli De Filippo (Eduardo, Titina e Peppino) che diedero vita al loro “Teatro Umoristico”. Nel 1969, Nino Veglia e Luisa Conte diedero il via ai lavori per la ristrutturazione del Sannazaro; venerdì 12 novembre 1971 riapre la “bomboniera di via Chiaia”, con la Compagnia Stabile Napoletana di Nino Veglia che mette in scena la commedia “Annella di Portacapuana”. Dalla stagione ‘94/95, la Compagnia cita nel nome la sua fondatrice Luisa Conte, ed oggi, sua nipote Lara Sansone con il suo compagno Salvatore Vanorio portano in scena spettacoli della tradizione popolare partenopea e non solo; a loro va il merito di aver riportato in auge il glorioso "Cafè Chantant", riscuotendo successi lusinghieri.
Fonte: "teatrosannazaro.it"
Fonte immagine: "teatrosannazaro.it"