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Teatro Cilea

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Descrizione

Era il 1975 quando il Commendatore Giuseppe Scarano, famoso impresario napoletano, riuscì ad aggiudicarsi la gara di assegnazione del Teatro Cilea, la sala vomerese nata come auditorium della scuola di musica per i ciechi ed in seguito divenuta un Teatro di prosa a tutti gli effetti. La sala, con una acustica eccezionale – tanto da farla preferire sempre da Roberto De Simone per le prove delle sue opere musicali – già dal 1977/78 consolidò una propria autonomia artistica, grazie anche alla Compagnia Stabile Scarpettiana, diretta da Mario Scarpetta, pronipote diretto di Eduardo Scarpetta, con interpreti quali Dolores Palumbo, Giuseppe Anatrella, Gennarino Palumbo e con allestimenti quali: ‘O Scarfalietto; Tre Pecore viziose; ‘O Miedeco dei pazzi; ‘Na Santarella; Miseria e Nobiltà. A metà degli anni ’80, il Teatro passa dalle mani del Commendatore Giuseppe a suo figlio Lello Scarano, che lo programmerà con una nuova visione più moderna e nello stesso tempo più popolare, ma senza trascurare i grandi interpreti e i grandi autori. Così, mentre al Politeama Giacosa al Monte di Dio imperavano le commedie musicali di Garinei e Giovannini, il Teatro Cilea coraggiosamente ospitava Carmelo Bene, Paolo Poli, le prime apparizioni, in Italia, di Arturo Braghetti; quando nella sala di Monte di Dio si esibiva uno straordinario Giorgio Gaber, con la stessa consapevolezza di ospitare un grande nel suo genere, Lello Scarano ospitava le sceneggiate popolari e i concerti/spettacoli con Mario Merola e Mario Da Vinci. In quegli anni nacque “L’Estate del Teatro Cilea”, nell’ampio spazio all’aperto, solitamente adibito a parcheggio; fu costruito un vero e proprio palcoscenico con una platea di oltre 700 posti, con riproposizione della Compagnia Stabile Scarpettiana diretta da Mario Scarpetta. Nel 1987, la gestione artistica della sala vomerese passa per alcuni anni nelle mani del Circuito Teatro Pubblico Campano e assume una collocazione di Teatro di ricerca e d’innovazione, ospitando la nuova drammaturgia napoletana. Inoltre, iniziano le produzioni del Teatro Cilea, grazie a Lello Scarano, con il debutto per la prima volta insieme di Adriana Asti e Franca Valeri, che daranno vita ad una pièce “Tosca e altre due”. Nello stesso periodo, il Teatro produrrà Paola Quattrini nel meraviglioso “Le Notti Bianche”, di F. Dostoevskij, per regia di Lorenzo Salveti. Il 1988 segnò un nuovo e importante avvenimento: per la prima volta in Europa, due teatri avviano una coproduzione internazionale. Il Theatre Montparnasse di Parigi e il Teatro Cilea produssero Adriana Asti ne “L’Inserzione”, la straordinaria commedia che Natalia Ginzburg scrisse appositamente per l’attrice. Insomma, il Teatro Cilea esportò il proprio nome in Europa e in Italia affermandosi come una delle più importanti realtà culturali italiane.
Fonte: "teatrocilea.it"
Fonte immagine: "napolike.it"

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