Un percorso didattico-artistico all’aria aperta unico al mondo. Si snoda lungo la costa occidentale, in un paesaggio di selvaggia bellezza scolpito dal vento e dal mare. Sui promontori sono incastonati il Fortino di Orrico, quello di Mesola e di Pino; poco distante da quest'ultimo, il Fortino del Tombosiello. Un sentiero serpeggiante e altamente panoramico collega Punta dell’Arcera, presso la Grotta Azzurra, al Faro di Punta Carena: si inerpica tra fiori esclusivi sul ciglio di falesie da vertigine, scende verso baie di cobalto, rientra verso l’entroterra nella profumata frescura della macchia mediterranea. Alcune discese a mare consentono ai subacquei l’incontro con l’azzurro mondo sommerso. Al restauro dei Fortini nel 1998 è seguito, per iniziativa dell’Azienda di Turismo, l’inserimento di ceramiche d’arte del maestro Sergio Rubino a illustrare natura e storia. È nato così il primo ecomuseo didattico-artistico all’aria aperta del mondo. La passeggiata può iniziare sia dal Faro di Punta Carena che dalla Grotta Azzurra: nel primo caso, seguire via Nuova del Faro, piccola deviazione per il Fortino del Tombosiello, quindi scendere lungo il sentiero che conduce al Fortino di Pino e proseguire verso destra; nel secondo caso, raggiungere la piazzetta di Orrico, scendere la scalinata che parte dalla strada carrozzabile, visitare l'omonimo Fortino e poi proseguire verso sinistra per raggiungere le costruzioni di Mesola e Pino. Durata: 4-5 ore a piedi, sola andata. Per il ritorno, si può usare l’autobus di linea, dal Faro (fermata di Pino) o dalla Grotta Azzurra (fermata di Orrico).
Fonte: "burc.regione.campania.it"
Fonte immagine: "cittadicapri.it"