La bianca facciata monumentale, in stile neoclassico, è un vero gioiello. Realizzata nel 1926 dall'arch. Guglielmo Raimondi, elegante e slanciata fin quasi a 30 metri d'aItezza, porta al culmine la statua di San Giuseppe che, con piglio forte e risoluto sostiene il bambino Gesù. Ai suoi piedi è inciso I'anagramma greco di Cristo e la data. Ai lati della balaustra sono installate le statue dei santi Gioacchino ed Anna (genitori della sua sposa Maria); a sinistra San Gennaro (patrono della Campania, nell'atto di difendere dalle eruzioni del Vesuvio) e San Bernardino da Siena (devoto di San Giuseppe, dono del B. Bartolo Longo fondatore del vicino santuario di Pompei); a destra San Paolino (vescovo patrono della diocesi di Nola,con mano benedicente) e Santa Teresa (dottore della chiesa, devota di San Giuseppe). Nel grande timpano sotto il cornicione è l'altorilievo della fuga in Egitto: San Giuseppe e l'angelo proteggono Gesù e Maria in viaggio verso l'esilio. A sinistra, tra le due colossali colonne, è raffigurato nella nicchia San Michele Arcangelo che vince Satana e nel medaglione il volto di San Pietro; a destra San Gabriele Arcangelo che annuncia il salvatore e San Paolo. Al centro, sotto l'arco trionfale e tra quattro eleganti colonne grigie, è situato il gruppo marmoreo che presenta le nozze tra Maria e Giuseppe eco del celebre quadro di Raffaello, di evidente influsso Rinascimentale. Più sotto e scolpito in latino: “con le offerte raccolte in tutto il mondo, il sacerdote Giuseppe Ambrosio costruì questo tempio": la realizzazione del santuario si deve infatti all'opera di questo zelante sacerdote sangiuseppese vissuto dal 1871 al 1957, chiamato familiarmente" don Peppino". Nel timpano inferiore si trova (Ite ad Ioseph). Ai lati della scalea d'ingresso ci sono infine due pregevoli candelabri bronzei con originali bassorilievi.
Fonte: "opera-sangiuseppe.it"
Fonte immagine: "Fotoeweb.it"