Alle radici del Santuario “Mia Madonna, Mia Salvezza” c’è la vita e l’opera del Servo di Dio Don Salvatore Vitale, sacerdote della Diocesi di Aversa, nato a Frattamaggiore nel 1904 e morto a Casapesenna nel 1981, dove fu parroco per 45 anni. Uomo di grande cultura, compose numerose e pregiate opere poetiche e musicali; circa gli effetti della sua opera contro la “camorra”, il parroco Don Luigi porta l’esempio di due coniugi, che abitano in paese ed erano figli di due famiglie in odio fra di loro per omicidi. Nell'immediato dopoguerra vi fu il problema degli orfani, ai quali si aggiunse quello dei figli dei carcerati. Allora Don Salvatore trasformò la sua canonica in orfanotrofio e casa di accoglienza anche per le famiglie (mogli e figli) dei carcerati; lo coadiuvavano la sorella e le ragazze dell'Azione Cattolica, che poi saranno il primo nucleo delle Missionarie della Piccola Casetta di Nazaret. A cinque anni di distanza dalla morte di Don Salvatore, fu posta la prima pietra del Santuario – un sasso proveniente da Nazaret – e dopo solo due anni – il 7 agosto 1988, durante l'Anno Mariano – il complesso venne solennemente inaugurato. Il progetto è stato eseguito da un sacerdote dell'opera, Don Lino Barbero. Esso è nello stesso tempo un’opera di alta tecnologia e di profondo simbolismo: ogni particolare rappresenta un simbolo mariano ed esprime la visione che Don Salvatore aveva della Vergine. Tutto l’edificio poggia su due “M” di acciaio – alte 32 metri e pesanti nel complesso 150 tonnellate –, che formano la struttura portante. La parte absidale è un manto azzurro trapunto di stelle, che idealmente prolunga quello della statua, alta 7 metri, che sovrasta l'intera costruzione. Questo manto accoglie, maternamente, i fedeli che entrano in Chiesa. La parte antistante, pur nella grandiosità della costruzione, richiama l'idea della casa, discreta, accogliente, con il giardino sul davanti: anche il Santuario infatti vuole essere la casa di Nazaret, in cui Maria Santissima è la madre che accoglie con calore e semplicità. L'abside è dominata da un gigantesca immagine della Vergine; l’opera è in mosaico, ritagliata ai bordi e sospesa sopra l’altare; una scritta posta a bandoliera sulla vita dice: “Io sono la tua Madonna”. La Vergine ha l’aspetto di una giovane donna che ti viene incontro (è nell'atto di camminare), con le braccia protese, con fazzoletto in mano per asciugare sudori e lacrime e il viso pieno di benevolenza. All’interno del Santuario, ci sono anche due statue che raffigurano gli Angeli e sostengono le colonne del Tempio. Una scala a forma di elica si estende ai piedi delle due statue e scende nella Cripta, dove si trovano la Via Crucis e il confessionale. Di domenica, il Santuario accoglie fino a 20 mila persone, impegna 10 sacerdoti nelle confessioni e rimane aperto fino alle dieci di sera.
Fonte: "stpauls.it"
Fonte immagine: "diocesiaversa.it - imgrum.org"