A stretto contatto con i ruderi del Castello di Volturara Irpina, su di un'altura all'altitudine di 873 metri s.l.m., si trova il Santuario o Chiesa di San Michele Arcangelo, il cui stato di conservazione è alquanto precario; sono in corso lavori di recupero. Il Santuario venne edificato per volontà dei Feudatari Carafa. Sul portale d'ingresso in pietra è incisa una scritta che indica la messa in sede dell’architrave: "O PRINCEPS GLORIOSISSIME SANTE MICHAEL ARCANGELE DEFENDE NOS/VOLTURARI A.D. MDCCLXXXIII". All’interno, l’edificio presentava un’ampia navata, sulla destra l’acquasantiera, in fondo un vestibolo di quattro colonne di legno intagliato, sul quale alloggiava l’organo a canne con la tastiera d’avorio. Ai lati c’erano due cappelle con volte a botte: una dedicata alla Madonna Addolorata poiché vi era posta la tela della “Morte Cazzuta”, quadro raffigurante la Madonna che portava in cielo le anime dei defunti, mentre uno scheletro (la morte) con una falce mieteva le vittime della peste del 1650; l’altra invece presentava un quadro di Santa Felicita, che è stata la prima protettrice del paese. In fondo, il pulpito in legno del XVIII secolo che mostrava il viso di un angelo, poi una transenna di ferro posta dinanzi all’altare maggiore; questo, costruito in marmo, aveva due statue di angeli ai lati, tre conchiglie su una croce in basso e al centro il tabernacolo. Sulla parete si trovava una nicchia e lì vicino l’ingresso alla sacrestia, che era costituita da due stanze: quella del tesoro conteneva lo scudo, la spada e la catena d’oro del Santo; l'altra aveva il compito di custodire gli arredi sacri. Fondato un Circolo ricettivo sotto il titolo di San Michele nell’anno 1920, ogni anno i volturaresi, nei giorni 8 Maggio e 29 Settembre, salgono a festeggiare il Santo ed a suonare la grande campana, portando la magnifica statua dell’Arcangelo che calpesta un serpente (opera dello scultore Picano di Napoli - 1734).
Fonte: "irpinia.info - volturara-irpina.it"
Fonte immagine: "volturara-irpina.it"