Al Santuario della Madonna di Grienzi (dal greco “agrios” ed i suoi derivati, potrebbe indicare un terreno selvatico e la relativa fauna) fu dato il titolo di Abbazia probabilmente per vivo interesse della famiglia Del Plato, che aveva il diritto/privilegio di “Cappellanìa”, concessole direttamente dal Papa nel Medioevo. Il nobile calabrittano Filippo Del Plato, uomo per natura incline alle opere di religione, lasciò scritto nel suo testamento che una ricca dote, presa dalle sue sostanze, venisse assegnata all’Abbazia, per ovviare allo stato di abbandono in cui spesso veniva a trovarsi quel luogo sacro, a causa del logorìo del tempo e degli agenti atmosferici, e per procurare un mezzo di sostentamento al clero che vi celebrasse i sacri riti. La caratteristica chiesetta, consacrata il 4 luglio 1751 dopo la ricostruzione causa terremoto del 1733, si raggiunge dopo aver percorso l’ultimo tratto di strada che corre trasversalmente al pendìo del Monte Pollaro (1250 metri s.l.m.), lungo il lato destro del bacino dello Zagarone che sgorga più a valle, e dopo aver attraversato un ameno avvallamento dove solitamente vagano numerose mandrie. Essa si presenta a ridosso di uno spuntone roccioso, ma da esso staccato, su di un terrapieno naturale. Ha una forma rettangolare, la facciata ha l’ingresso con portale in pietra, sormontato da una croce pure in pietra. La porta di legno a due battenti ha un cancello di ferro costruito nel 1926. Sul timpano si apre un bel rosone per la luce, ed altri due per lato della cappella. All’interno, prima del presbiterio, sul lato destro, una bella acquasantiera in pietra, mentre sotto la volta un modesto dipinto della Madonna, contornata da quattro angeli. Il presbiterio è semplice: al suo centro si eleva un altare antico e rustico fatto in muratura, e sopra di esso si delinea la nicchia nella quale è posta la statua della Madonna di Grienzi. La statua è molto simile a quella della Madonna della Neve ed a quella della Madonna del Fiume: una maestosa Matrona, assisa su di un trono di nubi, con un manto ampio e lungo e sulle ginocchia il Bambino Gesù. All'esterno del Santuario, si trovano alcune fontane ed un'area attrezzata per il picnic.
Fonte: "La Sorgente"
Fonte immagine: "calabrittoturismo.it"