La tradizione popolare racconta che nel secolo XVI, alcune galline, razzolando, portarono alla luce una piccola tavola lignea su cui era raffigurata la Madonna del Carmine. Era l'ottava di Pasqua. Il quadro fu forse sotterrato nell'ottavo-nono secolo , per sottrarlo alla distruzione della lotta iconoclasta, che vietò il culto delle immagini sacre, o anche alle feroci incursioni e razzie dei saraceni. Quest'immagine dopo il disseppellimento, fu conservata a lungo nel piccolo oratorio dell'Annunziatella, detto anche Spogliaturo, perché lì i confratelli , prima di accompagnare i morti alla sepoltura, si svestivano dei loro abiti per indossare quelli prescritti dal rito. Certamente lo stato di deperimento del quadro rese necessaria la sua riproduzione su tela e ciò dovette avvenire nei primi anni del 1600 , quando, a seguito del primo miracolo ad opera della sacra immagine (l'improvvisa guarigione di uno storpio), ne seguirono in poco tempo ben altri sette. Si infervorò così nel popolo la devozione verso la Madonna del Carmine e nel 1610, accanto all´oratorio dell´Annunziatella, si iniziò la costruzione della chiesa a lei dedicata, che dalla metà del secolo XVIII è conosciuta anche come Madonna delle galline. La facciata seicentesca, in stile barocco, alta e culminante nel frontone piramidale, è abbellita da colonne, decorazioni in stucco e due statue allegoriche, la Pudicizia (a sinistra) e la Speranza (a destra)
Fonte: "comune.pagani.sa.gov.it"
Fonte immagine: "zerottonove.it"