Il Santuario della Madonna del Fiume (protettrice delle acque che alimentano le sorgenti di Ponticchio e dello Zagarone) si trova nell’alta valle del Sele, alla fine di uno spettacolare sentiero immerso nel verde e nella roccia. Secondo la leggenda popolare, all’inizio del XVII secolo il torrente Meria, a causa della fitta pioggia che colpiva la regione da diversi giorni, era straripato e aveva travolto una piccola cappella che sorgeva sulle sue rive. Tuttavia, la raffigurazione della Vergine che era stata dipinta sul fondo della cappella fu ritrovata del tutto illesa, alla foce del torrente. Nel 1624 (anno di devozione alla Vergine, al tempo in crisi a causa della riforma protestante), fu intrapresa la costruzione del Santuario in onore della miracolosa raffigurazione della Vergine. Furono impiegati soltanto tre anni, al termine dei quali Maria fu eletta Signora Patrona del paese. Da quel momento in poi, il Santuario è diventato una meta di pellegrinaggio e visita turistica altamente frequentata. Il Santuario della Madonna del Fiume si trova su un dirupo interno ad una grotta di tipo carsico. Custodisce un altare rustico, sul quale si eleva la modesta nicchia della Mamma del Fiume. Secondo un’altra leggenda popolare (in questo caso di origine pagana), le donne incinte che bevono l’acqua che sgocciola da una particolare stalattite a forma di mammella (sulla destra dell’altare), avranno molto latte per l’allattamento.
Fonte: "avellinotravel.com"
Fonte immagine: "comune.calabritto.av.it"