La parte dell'Acquedotto Carolino che costituisce i Ponti della Valle è annoverata tra le più importanti opere d’arte del mondo e costituisce l’elemento più spettacolare dell’intero condotto. Il Ponte, patrimonio dell'UNESCO, con i suoi 529 metri di lunghezza fu, all'epoca, il Ponte più lungo d'Europa e con le sue triplici arcate ben proporzionate testimonia nei secoli il genio di Vanvitelli; la qualità dell'opera è dimostrata anche dalla sua resistenza ai tre violenti terremoti che hanno colpito l'area negli ultimi due secoli. I 44 piloni della parte superiore sono a pianta quadrata e terminano con una strada larga quasi due metri, racchiusa da due spalliere. I passaggi interni sopra ciascun ordine formano gallerie luminose utili al controllo del sistema. L’intonaco rosso crea fasce decise ed armoniose sul grigio del tufo. L’opera è godibile in qualsiasi ora del giorno ed anche di sera tarda. Salendo il Monte Garzano (basta seguire le indicazioni per il Santuario di San Michele Arcangelo) e attraversando l’arcata che porta le grandi lapidi commemorative della costruzione dell’Acquedotto, si trova poi, a mezza costa del Monte, un’arcata dell’ultimo livello degli archi del condotto. Vi si passa sotto e, da lì, la veduta dei Ponti della Valle mozza il fiato.
Fonte: "comune.valledimaddaloni.ce.it"
Fonte immagine: "prolocovalle.com - lnx.flightluce.it"