Pizzo San Michele è un luogo incredibilmente bello, situato a 1.567 metri d’altitudine, sul confine tra le provincie di Avellino e Salerno. Il santuario in vetta, dedicato all’Arcangelo Michele, si compone di chiesa nuova, e rifugio per gli escursionisti. All’interno vi è, stretta e lunga, una sala in cui sorge un altare secondario, dall’aspetto più antico di quello che si può ammirare nella chiesa principale, e che, nella sua scarna semplicità gode di un aspetto ben più sacrale. Già nel 1677 vi era una chiesetta sulla vetta del monte, allora chiamato Monte Sant’Angelo. Al suo interno, come si rinviene nelle poche fonti scritte dell’epoca, vi era solo un piccolo altare con la statua dell’angelo, ma le chiavi della chiesa, allora come oggi chiusa, venivano custodite da alcuni cittadini/fedeli di Calvanico. Una leggenda racconta di una donna anziana giunta fin da Roma in pellegrinaggio presso il Pizzo. Quando giunse in cima, trovandosi dinanzi alla piccola chiesetta, disadorna e semplice, si lamentò dello sforzo fatto, quasi fosse inutile, dato che le sue attese erano di chissà quali incredibili sfarzi. Fu allora che esclamò: “Mi avevano detto di meraviglie in questo luogo, invece è meno di un mandrizzo (pollaio)!”. D’improvviso un lampo di luce la colpì ed ella scomparve. Iniziarono le ricerche, ma della donna fu rinvenuta solo una scarpa. Un luogo nei pressi del Pizzo, dove c’è una grotta in cui veniva omaggiato l’Angelo, prese il nome “la Scarpa”.
Fonte: "terredellupo.it"
Fonte immagine: "mapio.net"