Scriveva Paolino Macchia in “Sulla Valle d’Ansanto” (Napoli – 1838): “Se gli protende avanti a ponente bella e spaziosa piazza in mezzo della quale torreggia un olmo maestoso i di cui rami s’inalzano a più di centoventi palmi, e si dilatano a circuito a quasi trecento. Ne’ calorosi giorni della state vi si gode alla sua ombra, ove non ti spiacerebbe passare le ore dell’ozio sulla molle erba, che le radici ne rinfresca, in leggere qualche passo della Divina Comedia, le bellezze del Monti, di Byron, e del Manzoni”. Piazza Risorgimento, già denominata Piazza San Paolino, è la Piazza principale del paese: ampia e con balconata naturale su gradevole orizzonte a Nord, è il ritrovo dei villamainesi di ogni età. Caratteristica speciale ne era un maestoso tiglio o olmo, sacrificato negli anni ’50 per la sistemazione del manto stradale. A fare un giro verso sinistra si scopre: “la via nova” (via Guglielmo Marconi), poi l’imbocco di via Giardino (l’angolo più caldo e meno ventilato delle giornate autunnali, preferenza per i crocchi di anziani) e la caratteristica “mangiatoia” (lungo sedile che separa da via Roma); poi, la snella ed elegante croce in pietra, che ricorda anche i morti del terremoto del 1980, e il piccolo Monumento ai Caduti delle due Guerre Mondiali; ancora, il Campanile comunale con l’orologio e l’Arco civico che conduce al Memoriale del sisma del 1980; infine, la monumentale scultura in pietra di Giancarlo Lepore, messa lì a ricordo del “passaggio” nel nuovo millennio; appena all’angolo, il largo antistante la Chiesa dedicata a Santa Maria della Pace ed il vicolo Portavecchia che conduce alla piazzetta di Costantinopoli; da Piazza Risorgimento si intravede anche Via Sotto le Mura, con l’evidenza di parte delle antiche mura e un bel panorama sulla valle del Fredane.
Fonte: "villamainaitinerari.it"
Fonte immagine: "attico.it"