Il Palazzo De Mansis, dal 1870 divenuto di proprietà della famiglia Villa, sembra sorgere sulle rovine dell'antico Hospizio. Insieme alla Chiesa di Monserrato, l’edificio rappresenta dunque il cardine ideale e fondamentale del Casale di Ospedale, dominando l'antistante piazza da cui si diramano le varie strade a formare quel tipico tessuto urbanistico medioevale cosiddetto "a raggiera". Il Palazzo è databile nella seconda metà del Seicento, e presenta una facciata cadenzata con ritmo misurato di balconi e finestre sia al primo livello che al secondo, con accesso tramite uno splendido portale in pietra sovrastato da stemma decorato con leone rampante. Attraverso un androne coperto con tracce di affreschi che richiamano ancora lo stemma di famiglia nella volta a botte, si giunge al cortile interno lastricato con pietre di diversa policromia. Due lati di detta corte sono occupati da ambienti destinati a stalle, depositi e cantine ove sorge anche un frantoio. Gli altri due lati presentano pilastri in pietra sormontati da archi policentrici con chiave di volta rettilinea in bugnato rado. Sul lato di facciata destro, un "lubbione" (ossia un passaggio) unisce il Palazzo con la vicina Chiesa di Monserrato, grazie al quale i signori De Mansis potevano assistere alle funzioni religiose senza uscire dalla residenza e soprattutto senza mescolarsi alla folla anonima dei paesani. Il prestigio del Palazzo era accresciuto da un ricco parco retrostante, che viene attualmente catalogato dalla Soprintendenza, su apposita scheda, come tipico "giardino all'italiana". L'importanza di detto giardino è annoverato anche ne "L’atlante dei parchi e giardini storici del Ministero dei Beni Culturali"; qui si parla di un giardino di circa 1.000 metri quadrati di estensione con le sue siepi di bossi e alberi di lauro che ben sottolineavano alcuni punti ambientali importanti.
Fonte: "comune.contrada.av.it"
Fonte immagine: "ilciriaco.it"