Nel 1647 Scipione di Marzo, capostipite della famiglia, lasciò il suo paese natale di San Paolo Belsito, vicino Nola, per fuggire dalla peste. Partendo, si portò le viti d’un vitigno bianco locale, all’epoca chiamato Greco del Vesuvio oppure Greco di Somma. Quando si stabilì a Tufo, piantò quest’uva in un territorio che all’epoca era soprattutto vitato a rosso. Diventò così il creatore del vino Greco di Tufo. Nel 1648 prese possesso dei cunicoli medievali delle mura di cinta del paese dove istallò la cantina e il palazzo di Marzo che oggi costituiscono il patrimonio architettonico dell’Azienda. Site in centro del paese, le Cantine e il Palazzo sono una parte integrante delle mura di cinta originarie del paese. Sopra la Cantina, il Palazzo fortificato seicentesco è caratteristico dello stile architettonico dell’epoca. Le cantine sono costituite da una serie di grotte e cunicoli scavati nel tufo che permettono di mantenere una temperature costante tutto l’anno.
Fonte: "cantinedimarzo.it"
Fonte immagine: "giornalelirpinia.it"