Tra i Palazzi gentilizi di Rocca San Felice spiccano il Palazzo De Antonellis (oggi Villani) ed il palazzo Santoli (oggi Laudisi), visto che, oltre che essere graziosi, rispettivamente delimitano un lato e sovrastano la centrale piazza San Felice. Il Palazzo De Antonellis-Villani presenta al livello terraneo quattro archi in pietra su cui insiste un bel loggiato; il portale d'ingresso in pietra era quello di accesso al Castello medioevale, dietro cui si apre un cortiletto interno. Di fronte al portale, le scale delimitate da una serie di mura in pietra (dette “Re Muredde”) conducono al Palazzo Santoli-Laudisi, che presenta un altro interessante portale, una terrazza sorretta da un bastione e un bel cortile risalente al XVII secolo. Nell'edificio nacque, il 24 maggio 1736, l'archeologo e letterato Vincenzo Maria Santoli, autore dell'opera "De Mepfiti et Vallibus Anxati", in cui sintetizzò i risultati delle sue ricerche sulla Valle d'Ansanto e sulla Dea Mefite. Spostandosi verso il borgo medioevale, sotto il suo arco di accesso, si trova il Palazzo della Marchesa Rossi (oggi Di Vito). L'edificio è stato rivalutato da un recente restauro e colpisce per la sua forma particolare e l'ottima posizione panoramica in cui è posto, nonché per il sapiente uso della pietra che lo qualifica; dispone anche di un bel cortile interno. Sembrerebbe, ma non è certo, che la costruzione di questo edificio gentilizio sia stata effettuata nel XVI secolo. In via Croce è ubicato il Palazzo De Renzis (oggi Cozza); dovrebbe risalire al XVI secolo. Sulla facciata spicca il notevole portale, finemente lavorato. Altro grazioso Palazzo è quello di Forgione, caratterizzato dall'uso della pietra locale, che da elemento costruttivo diventa elemento estetico distintivo; ospitava un tipico locale commerciale del passato, chiamato “trappa”. Infine, nel centro antico, il Palazzo Ludovisi, con un bel portale del XVIII secolo.
Fonte: "irpinia.info"
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