Fondato il 25 ottobre del 1911 dal professor Giovan Battista Alfano, la sua storia è legata all’istituzione a Pompei nel 1890, per volere di Bartolo Longo, di un Osservatorio Meteorico, Geodinamico e Vulcanologico. Il museo inizialmente era ospitato presso il Pontificio Ospizio Educativo e le sue quattro sale custodivano un’ interessante numero di campioni di rocce, di lave, di minerali, di stampe, di gouaches, di fotografie, di oltre 1.300 opuscoli e libri riguardanti soprattutto il Vesuvio ma anche i Campi Flegrei ed altri vulcani (collezione privata del professor Alfano). Dopo un lungo periodo di chiusura, nel 1974 il Museo "G.B. Alfano" fu aperto nei locali a pian terreno dell’edificio della Prelatura e poi trasferito nella casa privata del Beato Bartolo Longo. Oggi il museo propone un itinerario di visita articolato in quattro sale espositive (organizzate secondo un criterio tematico e cronologico). Vi si possono ammirare soprattutto stampe e riproduzioni raffiguranti le eruzioni del Vesuvio. Interessante la serie di rappresentazioni pittoriche che riproducono il vulcano nell’ottica del Gran Tour di fine Settecento e inizio Ottocento.
Fonte: "pompei-turismo.com"
Fonte immagine: "tripadvisor.co.za"