Il Museo Diocesano di Nola conserva collezioni di natura differente, ognuna rappresentativa di aspetti salienti della secolare storia della Diocesi. La collezione degli argenti, nucleo del Tesoro della cattedrale, ospitata nella sala San Giovanni. Tra numerosi arredi liturgici, spesso datati, punzonati o siglati da stemmi vescovili, annovera interessanti croci astili, mitre, reliquari, ostensori e pastorali che documentano la continua attività di importanti argentieri napoletani nel territorio nolano tra XV e XVIII secolo. A Giacinto Buonacquisto e Andrea De Blasio, artisti di fama nella Napoli del Settecento, spettano rispettivamente i busti e i reliquari di San Felice e San Paolino vescovi. Non meno significativo è il patrimonio di paramenti sacri: completi di pianeta e stola, tonacelle, piviali, mitrie, oggetti di buona manifattura napoletana. Non mancano interi corredi pertinenti alla figura di un singolo vescovo come quelli di Nicola Sanchez de Luna (1764-1768) e di Filippo Lopez de Rojo (1768 - 1793). I reperti lapidei alloggiati sulle pareti della sala dei Medaglioni provengono dal’antica cattedrale distrutta dall’incendio del 1861; la disposizione attuale è frutto della sistemazione operata dal vescovo Michele Raffaele Camerlengo (1935 - 1951) negli anni ’30. Spiccano frammenti di metopa romana ed un brano di mosaico antico probabilmente già materiali di riuso nella fabbrica della cattedrale. Di notevole impatti gli altorilievi raffiguranti la Madonna con Bambino e le Anime Purganti, opera di Annibale Caccavello, e il San Girolamo penitente dall’attribuzione contesa tra Giovanni da Nola e Girolamo Santacroce. Particolare attenzione merita poi la raccolta araldica costituita da stemmi marmorei che ornano il loggiato del palazzo vescovile.
Fonte: "diocesinola.it"
Fonte immagine: "marigliano.net"