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Museo Diocesano

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Descrizione

Il Museo Diocesano di Capua, allestito nella Cappella del Corpo di Gesù Cristo e nella cripta della Cattedrale di Santa Maria Assunta in Cielo, è stato inaugurato nel 1992, per conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico, proveniente dal Duomo e dal territorio diocesano. L'itinerario museale, articolato su due livelli, si sviluppa in due sezioni espositive, lungo il quale sono presentati reperti archeologici, opere e suppellettile liturgica, databili dal I al XIX secolo d.C. Il Museo presenta reperti archeologici di particolare pregio ed interesse culturale, tra i quali: un epitaffio in marmo del Vescovo Probino (I-II secolo); urne cinerarie romane (I-III secolo). Tra i dipinti e le sculture, spiccano: l’affresco staccato “Madonna con Gesù Bambino”, detta Madonna della Rosa (ultimo quarto del XIV secolo), di anonimo pittore meridionale, proveniente dal portale che collegava la Cattedrale al cortile laterale - questa immagine fu oggetto di particolare venerazione, a partire dal 1406, dopo un miracolo -; un frammento in pietra di lastra sepolcrale “Testa di guerriero” (prima metà del XIV secolo); la tempera su tavola “Madonna con Gesù Bambino tra Santo Stefano e Santa Lucia” (1489), di Antonio Aquili detto Antoniazzo Romano, proveniente dalla cappella del Cardinale Caetani in Cattedrale; la statua in legno “Vescovo pellegrino inginocchiato” (fine del XV secolo), di Pietro Belverte, proveniente dalla Chiesa dell'Ave Gratia Plena; la tempera su tavola “Santo Stefano e Sant’Agata” (fine del XVI secolo), attribuita a Bernardino Cesari. Infine, nel Museo sono esposti preziosi oggetti liturgici, arredi e paramenti sacri. Di rilievo: due reliquiari in cristallo di rocca (IX-X secolo), realizzati in Egitto da una bottega fatimita; la “Coperta dell’Evangelario di Alfano (XII secolo), in oro, gemme e smalti, realizzata da una bottega palermitana al servizio della corte normanna; alcune piastrelle esagonali figurate, dette “riggiole” (XV secolo); un paliotto d’altare con San Martino di Tours a cavallo che divide il suo mantello con un povero (XVII secolo), in marmo policromo, di ambito napoletano, proveniente dalla Chiesa di San Martino alla Giudea; la “Rosa d’Oro”, dono del Papa Benedetto XIII (1724-1730) all'Arcidiocesi di Capua.
Fonte: "it.cathopedia.org"
Fonte immagine: "it.cathopedia.org"

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