In un'ala del Castello Baronale, al piano terra ed al primo piano con ingresso da quest’ultimo, è possibile visitare il Museo di Pulcinella, del Folklore e della Civiltà Contadina, fondato ed allestito dal Centro di Cultura “Acerra Nostra” nel 1992. Si tratta di un Museo particolare, dove tra consunti aratri e vecchie suppellettili, si è cercato di ricostruire non soltanto i materiali, ma soprattutto l’anima della cultura contadina di Terra di Lavoro, l’antica Liburia, da cui ebbe origine la stessa maschera di Pulcinella. Nelle sale trova spazio, accanto agli strumenti del lavoro agricolo, anche la ricostruzione degli ambienti domestici in cui gran parte della vita si svolgeva. La casa diveniva un vero e proprio santuario dove, accanto alla cura degli affetti familiari, tutta una serie di cerimoniali accompagnava lo svolgersi della vita quotidiana. In questo contesto culturale ed in questa dimensione agraria nasceva Pulcinella: la maschera non cittadina, la maschera del buffo e stolto campagnuolo. Sin dal 1500, infatti, Pulcinella ed Acerra sono diventati un binomio indissolubile. Per alcuni “Puccio D’Aniello”, “Paolo Cinella” e “Paoluccio della Cerra” furono quei personaggi che diedero corpo e anima al primo Pulcinella. Per altri, invece, fu uno “Zanni Policiniello”, piccolo pulcino, con la voce resa roca dalla pivetta o dall’uso della maschera, il grande e primo Pulcinella. Per altri ancora, la maschera acerrana rappresenta l’ultimo erede di “Maccus”, il personaggio più buffo e sciocco delle commedie atellane, rappresentate in Campania in epoca romana. Il Museo è articolato nelle antiche sale della cucina e su due interi piani del Castello, appartenuto ai feudatari della città. Vi sono annessi un Archivio, una Biblioteca ed una Videoteca, specializzate nelle tradizioni popolari, dodici sale di esposizione, le cucine e il monumento a Pulcinella, di Gennaro D’Angelo. La sezione pulcinellesca del Museo si snoda lungo un percorso che illustra: il viaggio di Pulcinella e la commedia dell’arte; i natali di Pulcinella; Acerra e Pulcinella; il vestito, la maschera ed il corno; Pulcinella e la luna; Pulcinella, la fame e i maccheroni; Pulcinella e i padroni; i Santi, i balocchi, il presepe e Pulcinella; la piazza ed il teatro; le guarattelle; Pulcinella nel mondo; il monumento a Pulcinella. In questa sezione sono raccolti ed esposti: documenti originali riferiti alle tradizioni popolari, letterarie e teatrali su Pulcinella; opere d'arte antiche e moderne; costumi, maschere e foto degli attori che hanno interpretato Pulcinella, da Antonio Petito a Massimo Troisi; oggetti rari ed opere dell’artigianato campano, antico e moderno. Sono anche ricostruiti un gabbiotto teatrale da piazza del 1600, un presepe pulcinellesco ed un teatrino delle guarattelle. La sezione del Folklore di Terra di Lavoro (antica Liburia) raccoglie strumenti e materiali del lavoro agricolo: casa e vita popolare; i saperi popolari; etnomedicina, etnobotanica, etnoentomologia; il lavoro e i mestieri; i carri e gli attrezzi; le cucine ed il forno.
Fonte: "pulcinellamuseo.it"
Fonte immagine: "nolaprimo.it - culturaitalia.it"