La sezione napoletana del Club Alpino Italiano fu fondata nel 1871, come società di “dotti cultori di scienze naturali e di dilettanti in ascensioni montane”. È grazie a questa impostazione culturale che nel tempo si creano le basi di volontà e conoscenze che hanno reso possibile la costituzione del Museo di Etnopreistoria “Alfonso Piciocchi”. Verso la fine del 1960, una serie di ritrovamenti di reperti preistorici nelle grotte di Nardantuono, Castelcivita, Ausino e Capaccio, fecero concentrare l’attenzione sulla preistoria. Nel 1972 furono allestite le prime vetrine nella sede del Maschio Angioino, dal 1984 il Museo è ospitato nel Castel dell’Ovo. Considerata una struttura di particolare rilevo nel panorama museologico italiano, il “Piciocchi” custodisce una straordinaria raccolta effettuata in 50 anni di ricerche e di studi, composta da pietre lavorate e manufatti in osso, ceramica, terracotta e metallo, la cui esposizione copre tutte le fasi culturali della preistoria. Il percorso espositivo, corredato tutto da pannelli info-didascalici, è organizzato in ordine cronologico, da 700 mila a 3000 anni fa, ed illustra diversi fenomeni antropologici ritenuti universali. La didattica è supportata da strumenti audiovisivi (diapositive, videocassette, lucidi), che illustrano tutto il nostro passato remoto. Si organizzano anche uscite sul territorio per grotte e siti preistorici, sempre inquadrati nel contesto geologico passato e presente. Le visite fuori sede sono l’appendice in loco dell’originale archeologia sperimentale iniziata nelle sale del Museo. Il tour didattico termina con l’esposizione di una sezione etnografica, di cultura contadina, di cultura pastorale e di tradizioni popolari. La visita non è altro che una sorta di seminario che si suddivide in più tempi: l’orologio geologico della vita sul nostro pianeta, la presentazione dei reperti esposti nelle vetrine, dal paleolitico inferiore al ferro e, infine, per il momento unica realtà in Italia, l’archeologia sperimentale (manipolazione di alcuni rari utensili, modalità del loro uso, studio delle tecniche preistoriche della creazione).
Fonte: "napolitan.it"
Fonte immagine: "ateneapoli.it"