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Museo di Anatomia Veterinaria

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Descrizione

Il Museo di Anatomia Veterinaria di Napoli ha sede presso la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università Federico II, un tempo Scuola Veterinaria, nata sotto il Re Ferdinando IV di Borbone alla fine del XVIII secolo. Il primo nucleo del Museo, la Caserma di Cavalleria al Ponte della Maddalena, disponeva di una quantità esigua di reperti anatomici, pochi scheletri animali. Successivamente, mentre la Scuola vedeva mutare il suo status in facoltà universitaria, il materiale fu trasferito nella sede attuale. Circa quarant’anni dopo, gli studenti ebbero la possibilità di accedervi per i loro studi. Il primo nucleo di elementi espositivi, tra cui gli scheletri di due cavalli da parata, dono di Gioacchino Murat alla Scuola e tuttora presenti nel Museo, veniva continuamente integrato da preparati che, di volta in volta, i professori mostravano a lezione o disponevano per le esercitazioni pratiche; il cavallo risulta essere stato frequente oggetto di studi, data la sua costante presenza e importanza nell’evoluzione storico-sociale dell’uomo. Per il primo catalogo integrale del Museo occorrerà attendere fino al 1902, mentre da un primo inventario presente in una relazione del 1854 risultavano: scheletri di cavallo, cammello, canguro, cane, struzzo, capra, bovino, pecora, un lupo imbalsamato, un aborto di equino e numerose ossa di diverse specie animali. Tra questi è da ricordare un preparato secco di testa e collo di cavallo in cui sono ben conservati tutti i rapporti, oltre che dei muscoli, dei vasi arteriosi e venosi con i relativi nervi, risalente al 1835. A partire dal 1861, sono andati ad aggiungersi muscoli degli arti e cuori iniettati di varie specie animali e una serie di preparati in ceroplastica, raffiguranti le principali tappe dello sviluppo embrionale umano e degli uccelli. Una successiva riorganizzazione delle collezioni all’interno della struttura trasferì, negli anni ’60, il Museo dal secondo al terzo piano dell’edificio, dove risiede attualmente. Grazie al lavoro di tutto il personale, fin dalla nascita dell’istituzione nel periodo borbonico, oggi l’esposizione può vantare un cospicuo numero di preparati anatomici perfettamente conservati, stampi e riproduzioni di una vasta gamma di specie animali. Il Museo di Anatomia Veterinaria di Napoli, con i suoi riconoscimenti storici ma soprattutto scientifici e i suoi 200 metri quadrati di superficie espositiva, è parte del Sistema Museale dell’Ateneo Federico II (SMA).
Fonte: "napolitan.it"
Fonte immagine: "altocasertano.wordpress.com"

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