Prendendo le mosse da un’esposizione realizzata nel 2010 in occasione della celebrazione della fondazione dell’Ospedale degli Incurabili, che si festeggia il 23 marzo, è stato istituito il primo nucleo di un Museo di storia della medicina che ha attualmente una sala biblioteca e quattro sale espositive, due delle quali intitolate a due importanti esponenti della prestigiosa Scuola Medica Napoletana, fondata proprio in questa struttura: Domenico Cotugno, anatomista, ricercatore e rettore dell’Università Partenopea, e Domenico Cirillo, medico e patriota della Rivoluzione del 1799. Gli oggetti raccolti con pazienza da appassionati medici ed operatori sanitari dell’Ospedale, sorprendono per la loro bellezza e per la qualità dei materiali con cui furono forgiati da esperti artigiani, per i tanti medici che si avvicendarono nell’arco di quasi cinque secoli nelle corsie di questo complesso. Strumenti chirurgici, sedie operatorie, macchine anatomiche in cartapesta, stampe mediche e antichi manoscritti, farmacie portatili, microscopi, set per salassi, forcipi e clisteri d’epoca, aiutano a ripercorrere la storia e l’evoluzione delle scienze mediche. Affascinante il racconto dell’avventura del barbiere, che si trasforma in chirurgo, ed i primi progressi nel campo dell’anestesia, realizzata per la prima volta in Italia proprio nell’Ospedale degli Incurabili. Il Museo è ospitato in alcuni locali del Monastero delle Pentite, a sua volta collocato in quell’ambiente unico costituito dall’Ospedale, dai suoi cortili e da quella grande piazza interna dove si affaccia la celebre Farmacia, la chiesa di Santa Maria del Popolo degli Incurabili e la cappella dei Bianchi della Giustizia. Un continuum di scale di piperno, corti cinquecentesche e vecchie sale del nosocomio fondato dalla catalana Maria Longo, in un momento storico in cui si credeva che le malattie fossero legate ad un castigo divino ed i medicamenti erano poco efficaci, per cui le preghiere erano necessarie per sconfiggere morbi ed epidemie. All’opera di medici ed infermieri si affiancavano perciò frati e suore che alleviavano il dolore e la sofferenza e rendevano accettabile anche l’idea della morte.
Fonte: "ospedaleincurabili.jimdo.com"
Fonte immagine: "aslnapoli1centro.it"