Fondato nel 1841 da Ferdinando II di Borbone, l'Osservatorio Vesuviano fu la prima struttura al mondo creata per studiare i fenomeni vulcanici. L'istituzione scientifica fu collocata in un elegante edificio neoclassico, progettato dall'Architetto Gaetano Fazzini ed inaugurata nel 1845. La struttura avvierà le sue attività di ricerca solo nel marzo del 1848. L'ubicazione sul Vesuvio, tra Ercolano e Torre del Greco, sulla collina del Salvatore a 608 metri di quota, fu scelta in quanto abbastanza distante dal cratere da non essere raggiunto dai lapilli e dai proietti di grosse dimensioni ed abbastanza elevato da non essere interessato dalle colate di lava, che furono eruttate dopo la sua costruzione. Lo stesso edificio oggi, non essendo più adeguato allo svolgimento delle attività, è sede del Museo, dove sono conservati strumenti di notevole valore storico, utilizzati da scienziati e ricercatori nel corso dei secoli; tra questi, il sismografo elettromagnetico di Luigi Palmieri, del 1856. L'Osservatorio ospita inoltre la Biblioteca storica, nella quale è conservata, oltre ai testi del XVI e XVII secolo, anche una vasta collezione di riproduzioni pittoriche del Vesuvio in eruzione. Sono inoltre esposti i campioni di lave, ceneri e minerali fumarolici. Dal 2009, il percorso espositivo si è arricchito della mostra “Vulcanica – Percorso multimediale nel mondo dei vulcani”, con pannelli “3D Exhibits” sui vulcani italiani e sulla geotermia, contributi audiovisivi, una parete multimediale e una saletta per film 3D, che conducono il visitatore alla conoscenza dei vulcani attivi in Italia, con notizie circa la loro pericolosità e i sistemi adottati dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) per il controllo della loro attività. L'Osservatorio coopera attivamente con molti istituiti di ricerca internazionali ed ospita un grande numero di ricercatori provenienti da tutto il mondo.
Fonte: "comune.ercolano.na.it"
Fonte immagine: "esa.int - ansamed.info"