Nell’area archeologica dell’Anfiteatro fu costruito nel 1954 il Museo dei Gladiatori, dove sono esposti gli elementi decorativi superstiti dell’Anfiteatro Campano, conservati per decenni nei sotterranei e sotto le arcate dell’edificio. Sicuramente originale è il diorama di combattimenti tra gladiatori che si svolgono in un piccolo settore dell’arena; si distinguono: il reziario, con rete e tridente; il secutor, con elmo e corta spada; il trace, con grifo sull’elmo e la spada ricurva detta sica; il venator, che affronta le belve, nella fattispecie un leone. Nella prima sala sono state sistemate tre chiavi d’arco che decoravano l’esterno dell’Anfiteatro, raffiguranti Mitra, Giunone, Minerva, e il calco del busto di Volturno. Al di sotto vi sono alcune iscrizioni onorarie con dedica agli imperatori Adriano e Antonino Pio. Al centro della sala vi è un plastico che riproduce per metà lo stato attuale del monumento e per l’altra metà il suo aspetto originario. In una vetrina sono esposti materiali ceramici, nonché due teste di Ercole e Atena, frammenti di una testa di Apollo e di quella di una dea, forse Diana. In un’altra vetrina sono conservati i calchi di armi gladiatorie rinvenute a Pompei. Nella seconda sala l’allestimento ripropone i gradini della cavea, con la ricostruzione di uno dei “vomitoria” (accessi): notevole un rilievo con corteo di magistrati e littori nell’atto di entrare nell’Anfiteatro per occupare i propri posti; lateralmente sono raffigurati felini che azzannano la preda. Altri frammenti riproducono gazzelle, orsi, elefanti e leoni. Frammenti di plutei frontali sono collocati sulle pareti della stessa sala.
Fonte: "comune.santa-maria-capua-vetere.ce.it"
Fonte immagine: "campaniartecard.it"