È una mostra permanente di reperti archeologici, recuperati da scavi di vari siti. Dall’insediamento sulla collina Starza provengono le tazze carenate con fondo convesso ed anse a nastro, i sostegni a clessidra, i piatti profondi con labbro a tesa, mentre peculiari di tale sito sono le tazze con ansa a soprelevazione “pennata” e successivamente con soprelevazione ad “ascia”. Un “unicum” è costituito dai forni per la lavorazione del metallo (bronzo). Le età del bronzo recente e finale (XIII-X secolo a.C.) sono documentate da ceramiche riferibili alle “facies” cosiddette subappenniniche e proto-villanoviane. Compaiono tazze con sopraelevazione a “capocchia bilaterale” o a caratteri zoomorfi nei tipi a “paperella” o “corna di lumaca”. Sono esposti arnesi di selce a testimonianza di una fiorente industria litica. Di grande interesse sono i corredi ritrovati nelle tombe a tumulo di un insediamento sannitico di Casalbore. Oltre alle ceramiche locali di impasto e di argilla figulina, vi sono oggetti di bronzo, bacini con orlo perlinato, coppe, brocche e fibule d'argento importate dall'Etruria, vasellame di bucchero proveniente dalla pianura campana, una collana di ambra e statuine di tipo tanagrine.
Fonte: "comune.ariano-irpino.av.it"
Fonte immagine: "irpiniareport.it"