La Biennale Angelo Garofalo, manifestazione artistica nata nel 2003 a Lioni e sempre al passo con i nuovi fermenti culturali, non rimanendo sorda al richiamo della street art, nelle ultime due edizioni ha affiancato alla consueta esposizione di pittura l’esecuzione, fra le mura della cittadina, di numerosi murali e graffiti, opere di writer provenienti da diverse crew. Allo splendido “L’infinito negli occhi” di Millo in via Fontana Vecchia, ai coloratissimi e cartooneschi graffiti in viale del Parco, a “La fontana de lo ruospo” in via San Carlo ed ancora ai diversi altri murali più piccoli (2 metri per 1 metro) ma nondimeno splendidi, sparsi per tutto il centro abitato, si aggiungono le notevoli opere dell’ultima edizione (VII, anno 2016), inaugurata dagli spagnoli Sebas Velasco e Manolo Mesa, protagonisti in via Salvo D’Acquisto di due dipinti che ritraggono soggetti del luogo, cultura e tradizione popolare. Poco distante, stessa strada, la produzione dell’argentina Hyuro, dalle atmosfere intime, introspettive, in cui vedere le paure e le personali battaglie dell’identità femminile. Si sale in via Alessandro Manzoni per il lavoro di Eime, che ritrae il volto di una vecchia donna, intenso, magnetico. Ultima tappa al villaggio La Stampa, per le opere multicolore di Moneyless, e per il magnifico murale di Milu Correch, in relazione con il terremoto, in cui ognuno può cercare e trovare la propria interpretazione.
Fonte: "biennaleangelogarofalo.it – tabilando.com"
Fonte immagine: "biennaleangelogarofalo.it"