L’allestimento museale si sviluppa all’interno della Cripta e della sala di San Lucio, un tempo inaccessibili ai fedeli. Al suo interno è stata creata una particolare e suggestiva ambientazione scenica: sopra a dei manichini sono stati esposti paramenti liturgici di manifattura napoletana, databili tra i secoli XVIII e XIX , tra questi dalmatiche e piviali in seta con ricami dorati. Sull’altare in marmo poi è stato posto un tronetto per l’esposizione eucaristica, realizzato in lamine d’argento del ‘700. La Sala di San Lucio, invece, posta sotto la Cappella del Sacramento, comunica con la Cripta tramite una scala. Essa, dapprima utilizzata come refettorio, fu destinata già nel secolo scorso a diventare Museo, dal momento che il Vescovo di Sessa Diamare vi attaccò diversi reperti alle pareti. A questi primi reperti poi, ne sono stati aggiunti altri relativi ai secoli XII- XIX. Tra i numerosi reperti conservati nella sala sono da vedere: i plutei a mosaico provenienti dall’ambone (XII secolo) e dal coro medievale della cattedrale (XIII secolo), la lastra tombale di Iacopo De Gaudio, proveniente dall’antico “Sedile di San Matteo”; i dipinti del XVI, XVIII e XIX secolo. tra cui due tavole di Marco Cardisco del 1530 e una tela del XVIII secolo attribuita a Guerra; il baldacchino processionale con la riza in argento della Madonna del Popolo ed un paliotto in stoffa del XVI secolo.
Fonte: "museionline.info"
Fonte immagine: "wikipedia.org"