Il Monumento si erge al centro di piazza Carità, già piazza Carlo Poerio e piazza Costanzo Ciano. Sin dalla sua realizzazione, la piazza, che prende il nome dall’antica Chiesa di Santa Maria della Carità, è stata pienamente inserita nella vita cittadina con un movimentato mercato, il quale però fu ridimensionato all’inizio dell’Ottocento e limitato alla vendita di alimentari. Nel 1887 vi fu collocata una statua dedicata a Carlo Poerio, in memoria dei tragici fatti del 15 maggio 1848, successivamente trasferita in piazza San Pasquale a Chiaia per far posto al Monumento dedicato a Salvo D'Acquisto, opera di Lidya Cattone del 1971. Medaglia d'oro della Resistenza, Salvo nacque a Napoli il 15 Ottobre 1920, nell’antico Rione Antignano del quartiere Vomero. Il 23 Settembre del 1943 si trovava a Torre di Polidoro, presso Roma, dove svolgeva le funzione di Vicebrigadiere dell’Arma dei Carabinieri. Erano passate appena due settimane dall’armistizio con gli Alleati firmato da Badoglio, il quale sanciva la rottura del patto militare tra il Terzo Reich e l’Italia (ma non con Benito Mussolini, il quale costituirà la Repubblica fantoccio di Salò, per concessione e volere di Adolf Hitler), e le azioni criminose dei nazifascististi verso la popolazione cominciarono ad essere compiute anche alla luce del sole. Circa ventiquattro ore prima, due soldati tedeschi morirono in seguito all’esplosione di una bomba a mano, occorsa mentre maneggiavano delle casse che le contenevano: le SS inventarono un attentato da parte della gente del posto, così rastrellarono 23 persone, incluso il napoletano, per vendicarsi della morte dei due germanici. Agli ostaggi furono consegnate delle pale, in modo da poter scavare la fossa comune dove sarebbero stati interrati. Allora avvenne il gesto eroico di Salvo D’Acquisto, il quale finse di essere stato lui l’attentatore, assumendosi ogni responsabilità per salvare la vita delle altre ventidue persone innocenti. Le parole di un testimone oculare affermano che “quantunque malmenato e a volte anche bastonato dai suoi guardiani, il D’Acquisto serbò un contegno calmo e dignitoso”; ad un certo punto tutti gli ostaggi furono rilasciati, eccetto il Vicebrigadiere che fu giustiziato sul posto. Questa è la frase che pronunciò Salvo dopo la scelta di sacrificarsi: “Se muoio per altri cento, rinasco altre cento volte: Dio è con me e io non ho paura!”. Nominato Servo di Dio dalla Chiesa Cattolica, è in corso il processo di beatificazione; le sue spoglie di trovano oggi nella Basilica di Santa Chiara della sua Napoli.
Fonte: "guidanapoli.com - vesuviolive.it"
Fonte immagine: "napolisole.it"