Realizzata agli inizi del Novecento per volontà del sergente garibaldino Giuseppe Macrì, l’edicola votiva con affresco è posta sulla facciata laterale del Palazzo Ducale, in via Piave. Pare che il messinese Macrì, ultimo proprietario del Palazzo acquistato dai Caracciolo per l'allora modica cifra di 15000 Lire, non volle far mancare la protezione della Vergine, Santa Patrona della sua città natìa, a Sant'Arpino. In concomitanza con la città dello Stretto, si svolgeva ogni 3 di giugno una festa in onore della Madonna della Lettera, celebrazione andata persa negli anni con l'avvento delle nuove generazioni.
Fonte: "it.wikipedia.org"
Fonte immagine: "prolocosantarpino.it"