Il Lago di Conza è un bacino artificiale di circa 800 ettari, lungo 5 km e largo massimo 3 km, realizzato negli anni ‘90 dietro la costruzione della Diga. L’area assume un rilievo nazionale e sovranazionale soprattutto per la variegata e popolosa avifauna che vi staziona o vi nidifica, durante le migrazioni tra il continente eurasiatico e l’Africa. L’altezza media è di circa 420 s.l.m., ed il perimetro si può inserire nel sistema paesistico Sannitico-Lucano, ossia in quell’area di basse montagne che in generale non superano i 1.000 metri di quota, con un modellamento dolce, essendo costituite da calcari marnoso-arenacei miocenici. Fino agli inizi dei lavori di costruzione della Diga (1975), la vasta piana alluvionale dell’Ofanto era interessata da attività agricole e zootecniche, testimoniate tutt’oggi dai ruderi delle numerose case coloniche che ancora punteggiano il paesaggio. Successivamente, si sono create vaste zone allagate che hanno favorito l’espansione della vegetazione igrofila, principalmente dei Salici e dei Pioppi, accompagnata dalla tipica vegetazione palustre di Canna comune, Tifa, ecc. Le sponde del Lago sono invece caratterizzate dalla vegetazione tipica dei pascoli e, dove il calpestio dei bovini è stato interdetto, il prato naturale sta lentamente riprendendo spazio con centinaia di piante spontanee tipiche di questi ambienti, come la carota selvatica, la cicoria, il trifoglio e con un elevato numero di specie di orchidee. La presenza della Diga provoca forti escursioni del livello del Lago che portano il paesaggio ad essere estremamente mutevole.
Fonte: "oasiwwflagodiconza.org"
Fonte immagine: "museodeicastelli.it"