Il promontorio è stata la prima area occupata dai coloni greci ed infatti è stata ritrovata una larga strada circondata da abitazioni, tipica tecnica dei focei, che dallo sperone roccioso portava fino alla spiaggia. Intorno al 480 - 460 a. C. l'intero quartiere viene sgombrato per permettere l'allargamento dell'area dedicata al santuario che domina la città, (probabilmente dedicato ad Atena). Intorno al 300 a.C. l'area dell'acropoli si dota di un teatro. L'attuale teatro è il rifacimento del periodo romano e poteva contenere fino a 2000 spettatori. Con il declino della città, ormai tagliata fuori dalle rotte commerciali già durante il periodo dell'impero romano, Velia vede un lento e inesorabile abbandono anche a causa del pericolo costituito dai pirati saraceni. Della vasta area urbana solo l'acropoli mantiene un piccolo insediamento chiuso all'interno di un piccolo castello chiamato Castellum Maris (la data di edificazione della sua prima struttura è fissata tra il X e XI secolo d.C.) costruito sui resti del basamento dell'antico tempio pagano. La torre principale del fortilizio che attualmente domina il panorama asceota è del periodo angioino.
Fonte: "velia.it"
Fonte immagine: "blogcilento.it"