La "Torretta" è una masseria fortificata seicentesca di proprietà della famiglia Granito. In passato era la residenza di alcuni marchesi e veniva utilizzata per la produzione di svariati prodotti agricoli, come testimoniano gli annessi depositi utilizzati per conservare le derrate alimentari coltivate. La torre inglobata nella struttura agricola aveva una funzione sia di avvistamento che di difesa da eventuali assalitori. Alla "Torretta" sono legate le leggende riguardanti lo "jus primae noctis", che si diceva il marchese esercitasse nei confronti delle spose dei marinai e dei contadini locali. Si racconta che durante i lavori di restauro siano venuti alla luce i teschi di sette condannati (utilizzati come monito per quelli che osavano ribellarsi) per aver escogitato nella prima metà del 1700 un piano per uccidere il feudatario, il quale aveva preteso il diritto della prima notte con una giovane fanciulla di nome Teresa, futura moglie del contadino Cipullo.
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