I capresi la chiamano “’a chiazz”, sulle mappe è segnata come Piazza Umberto I, per il resto del mondo è la Piazzetta di Capri. Per tutti è il centro dell'isola, ed è impossibile non passarci facendo lo slalom tra i tavolini dei bar, uno per ogni angolo della piazza, coi piccoli tavolini in vimini. Qui si siedono vip e non, per un caffè, un aperitivo, un cocktail dopo cena, per fare due chiacchiere, guardare il passeggio e molto spesso anche per farsi guardare; da qui l’appellativo “il salotto del mondo”. Inoltre, in Piazzetta si trova il giornalaio del paese, il piccolo ufficio informazioni dell'Azienda del Turismo, l'ufficio dei vigili urbani e, di fronte alla scalinata, il Municipio. A pochi passi di distanza, la stazione della Funicolare, che si apre su una terrazza incorniciata da bianche colonne e affacciata sul Golfo di Napoli. Anche in passato la Piazzetta di Capri era il centro della vita locale, sede del mercato della verdura e del pesce, raramente della carne, merce un tempo molto rara. Nel 1938, il giovane caprese Raffaele Vuotto sistemò alcuni tavolini e la Piazzetta assunse un carattere più mondano. Da quel momento divenne punto di riferimento della vita sociale, che prima si svolgeva negli alberghi e nelle abitazioni private. Salendo le scale che partono dalla piazza si raggiungono le sale dell'ex Cattedrale di Santo Stefano e il Centro Caprense Ignazio Cerio, che nasce all'interno di un antico palazzo trecentesco della famiglia Arcucci. Da qui vale la pena continuare per gli stretti vicoli fino all'aranceto delle Teresiane, la parte più antica della città di Capri: la pace e il silenzio che si respirano qua fanno sembrare lontano anni luce la confusione della Piazzetta. Eppure basta girare l'angolo e ci si ritrova di nuovo davanti alla Torre dell'Orologio, uno dei più originali casi di "campanile staccato dalla chiesa"; il battito delle campane ogni quarto d'ora segna il tempo lento dell’isola.
Fonte: "capri.net"
Fonte immagine: "cittadicapri.it"