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Isola di Gaiola

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Descrizione

L’Isola di Gaiola, dirimpettaia della costa di Posillipo, è una delle isole minori di Napoli, un posto di incantevole bellezza dove i costoni rocciosi di tufo giallo napoletano sono scavati e modellati dal vento e dal mare con scorci e paesaggi mozzafiato. Si colloca nelle immediate vicinanze della costa, a soli 30 metri di distanza dal bagnasciuga, ed è facilmente raggiungibile anche a nuoto. L'Isola prende il nome dalle cavità che caratterizzano la costa di Posillipo; il termine “Caviola” è stato tramutato nel nome Gaiola. Un tempo, i due isolotti che la caratterizzano erano un unico blocco di tufo; ora sono collegati da un suggestivo (e apparentemente fragile) ponticello. Nell'antichità, l'Isola veniva chiamata Euplea, in onore di Venere Euplea, divinità protettrice dei naviganti. Su di essa sorgeva un tempio a lei dedicato, risalente all'epoca romana; alla base degli isolotti sono stati rinvenuti i resti di altre strutture ricollegabili alla stessa antica civiltà. Ora le rovine si sono tramutate nell'habitat naturale di alcune creature marine. Si pensa che la Gaiola abbia ospitato il poeta Virgilio, al quale venivano attribuiti dei poteri magici. Agli inizi dell’Ottocento, l'Isola sarebbe stata abitata da un eremita noto come “Il Mago”, o “Lo Stregone”, che viveva dell’elemosina dei pescatori del luogo. Avrebbe poi ospitato lo scrittore Norman Douglas, autore di “Land of the Siren”. Leggende e tradizioni locali vogliono che Gaiola sia maledetta, per via della morte prematura di coloro che in passato la abitavano. La serie di sfortunati eventi avrebbe avuto inizio attorno al 1920, quando il proprietario dell'Isola di allora, lo svizzero Hans Braun, fu trovato assassinato. Poco tempo dopo, la moglie morì per annegamento in mare. Il proprietario seguente, Otto Grunback, morì di infarto in casa. Tra gli altri sfortunati, troviamo anche i membri della famiglia Agnelli, dopo l’acquisto della villa da parte di Giovanni. Questi la tenne pochi anni per poi rivenderla a Paul Getty, magnate del petrolio, nel 1968. Nel 1973, la ‘ndrangheta rapì il figlio e dopo l’amputazione di un orecchio del ragazzo, la famiglia Getty pagò un riscatto di 17 milioni di dollari per riabbracciarlo. Ora, l'Isola di Gaiola è disabitata.
Fonte: "alfemminile.com - greenme.it"
Fonte immagine: "welikenapoli.it"

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