La Grotta di Seiano è una galleria artificiale, che secondo la tradizione deve il suo nome a Lucio Elio Seiano, Prefetto di Tiberio e committente dell'allargamento dell'opera nel I secolo d.C. Il primo traforo era stato realizzato dall'Architetto Lucio Cocceio per volere di Marco Vipsanio Agrippa, poi ristrutturato per interessamento di Ferdinando II di Borbone nel XIX secolo. La galleria, della lunghezza di circa 780 metri (larghezza: 4-7 metri; altezza: 4-9 metri), attraversa la collina tufacea di Posillipo con un tracciato rettilineo in direzione Est-Ovest, collegando l'area di Bagnoli e dei Campi Flegrei con il Vallone della Gaiola, passando per la Baia dei Trentaremi. Dei tre cunicoli, che davano luce e ventilazione al percorso, ne restano aperti due; secondo la leggenda, in uno di questi cunicoli restò incastrato, durante una visita, Sir Arthur Conan Doyle, creatore del celeberrimo investigatore Sherlock Holmes. Passata la Grotta si giunge, attraverso un sentiero fiancheggiato dalla tipica vegetazione mediterranea, all'area della villa di Pollione (alla quale, prima del traforo, si arrivava soltanto via mare). L'area comprende straordinari resti archeologici di un teatro con un splendida struttura, costruita sfruttando il pendio naturale della collina (secondo la tecnica tipica greca): 13 ordini di sedili nell'ima cavea e 6 in quella media, per una capienza complessiva di 2000 posti.
Fonte: "campiflegreipark.it"
Fonte immagine: "medeart.eu - mapio.net"