La Fontana si trova lungo l'antica Via delle Puglie, in Corso Umberto I (già Via Santa Maria di Costantinopoli). Bellerofonte è riferito ad una statuetta che in passato si trovava al centro della Fontana e raffigurava l’eroe nell'atto di uccidere la Chimera. Altra denominazione pure utilizzata era quella di “Fontana di Costantinopoli”, o “Caracciolo”. Ma per individuarla occorre chiedere della “Fontana dei Tre Cannuoli”, come è conosciuta da tutti. I “Tre Cannuoli” sono le tre bocche d'acqua tramite cui affluivano, nella vasca sottostante, le freschissime acque provenienti dal Partenio. La Fontana, secondo un libro di fine XIX secolo era “… in stile barocco, con statue antiche, sbarrava la potierna che si apriva nelle vecchie mura (le gradelle)”. Nel 1669, su commissione di Francesco Marino I Caracciolo, l’Architetto bergamasco Cosimo Fanzago non solo restaurò la Fontana (all’epoca un grezzo abbeveratoio), ma apportò importanti lavori nella conduttura delle acque riuscendo, difatti, ad alimentare il seicentesco Convento e Monastero del Carmine sorto a pochi metri, nel 1620. La Fontana, situata tra due piccole rampe di cinque gradini, presenta cinque nicchie, di cui tre circolari. Le due nicchie superiori contenevano i busti di un patrizio e di una matrona romana. Lateralmente, altre due nicchie di maggiori dimensioni albergavano, sopra piedistalli, due statue di marmo. In posizione centrale insisteva l’ultima nicchia, con la statua di Bellerofonte. Sulla Fontana sono ancora visibili lo stemma civico e quello dei Caracciolo e due lapidi contenenti iscrizioni in latino.
Fonte: "irpinia.info"
Fonte immagine: "originalitaly.it"