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Fontana della Duchessa

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Descrizione

Costruita nel 1939 per volere della Duchessa Elena d’Aosta, moglie di Emanuele Filiberto di Savoia, su progetto di Giovanni Mongiello e Amedeo Teolato. La fontana è costituita da alcuni pilastri con due archi laterali, mentre al centro rimane uno dei tre stemmi originari sotto il quale è posta l’epigrafe “Donata da Elena Duchessa d’Aosta”. Al centro del cornicione, che sorregge cinque obelischi, un’altra iscrizione ricorda la data di costruzione. L’acqua fuoriesce da cinque bocche di leone, tre più grandi, poste al centro dove si trova anche una vasca rettangolare, e due più piccole, in corrispondenza degli archi laterali e di altre due vaschette quadrate. Elena, volontaria della Croce Rossa Italiana (dall’anno successivo alla fondazione, 1909), partecipa al primo conflitto mondiale, al fianco dell’esercito fin nei luoghi più avanzati del fronte. Hélène d’Orléans, dura ed autorevole, riuscì ad imporre una nuova visione dell’assistenza femminile, in seno ad un ambiente sanitario e militare che fino ad allora tendeva a considerare le donne solo alla stregua di buone samaritane, e non certo professioniste preparate e motivate. Straordinario era il suo attaccamento a Napoli. Nel 1946, quando i membri della famiglia reale Savoia lasciarono la città, lei sola non volle abbandonarla. Spavalda, rimase e salvò la Reggia di Capodimonte dalle occupazioni militari. Ad un Colonnello delle SS, che si preparava a una fucilazione insieme ai suoi uomini armati di mitragliatrici, disse: “Signore, in questo palazzo niente si fa senza che io lo sappia. Dunque sono l’unica responsabile. Se lei ha qualcosa da dire o da fare, è a me che si deve rivolgere”. L’ufficiale, impressionato, sparì con i suoi soldati. Le spoglie della donna riposano nella vicina Basilica del Buon Consiglio.
Fonte: "napoligrafia.it”
Fonte immagine: "napoligrafia.it"

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