La seicentesca fontana del Sebeto, una delle monumentali fontane di Napoli, è stata costruita nel 1635 per volere del Viceré Emanuele Zunnica y Fonseca, Conte di Monterey, su progetto di Cosimo Fanzago e realizzata dal figlio Carlo Fanzago. Fu eretta per celebrare le acque del fiume Sebeto, che scorrevano nella zona orientale di Napoli. La fontana si erge in largo Sermoneta dal 1939, ma in origine era situata in via Gusmana, attualmente via Cesario Console, nei pressi della chiesa di Santa Lucia, accostata al muraglione delle discesa del Gigante. Il nuovo assetto della fontana, non più addossata al muro, ha reso però necessaria la progettazione della facciata posteriore, completata dallo scultore Parente, che ha ripreso nell’insieme lo stile architettonico del prospetto lasciando la facciata liscia, con una lapide del 1939 che descrive la storia degli spostamenti. La fontana del Sebeto è formata da tre vasche, la centrale più grande e sporgente, sostenute da un basamento marmoreo che poggia su uno zoccolo in piperno. La figura di rilievo è la scultura centrale, l’allegoria del fiume Sebeto, rappresentato come un imponente vecchio dalla folta barba disteso sul fianco destro. La statua, dall’espressione accigliata e pensierosa, è esaltata da un arco a sesto ribassato, inquadrato su pilastri con volute. Due tritoni - personificazione dei flutti impetuosi, metà uomini e metà pesci, recanti un corno di conchiglia che serve a calmare le acque con il suo suono - si trovano ai lati della statua, con buccine dalla quale versano acqua nelle vasche laterali. Due obelischi piramidali, con globo e stelline ora scomparse, inquadrano il monumento che culmina con una lapide, con volute e tre stemmi: del Re di Spagna, del Viceré e della città di Napoli. La scenografica fontana del Sebeto è un luogo caro ai poeti e agli innamorati.
Fonte: "portanapoli.com"
Fonte immagine: "lacooltura.com"