Tre picchi di roccia dell'altezza media di 100 metri, che si alzano dal mare a brevissima distanza dalla costa. Ogni Faraglione ha un nome: il primo, unito alla terra, si chiama Stella; il secondo, separato dal primo per un tratto di mare, Faraglione di Mezzo; il terzo, Faraglione di Fuori o Scopolo, ossia capo o promontorio sul mare. Quest'ultimo è anche il luogo dove vive la “Podarcis sicula coerulea”, la famosa lucertola azzurra che, probabilmente, ha acquisito questo colorito per mimetizzarsi con i colori della natura circostante. Poco distante dai primi tre si trova anche il Monacone, un quarto Faraglione che prende il nome dal Bove Marino (o Monaco), che in passato frequentava le acque dell'isola di Capri. Il modo migliore per ammirare i Faraglioni è dal mare, partendo per un giro dell'isola. La barca passerà sotto l'arco del Faraglione di mezzo: se siete in dolce compagnia, scambiatevi un bacio; si dice porti fortuna. Per una nuotata ai piedi dei Faraglioni, si può scegliere uno dei dei due stabilimenti balneari che si trovano proprio di fronte; per arrivarci bisogna percorre il sentiero che parte dal Belvedere di Tragara, oppure usare il servizio navetta da Marina Piccola. Già gli antichi romani amavano questa zona di Capri e vi costruirono grandi ville, affacciate sui Faraglioni. Nel corso del Novecento, questa tradizione è stata ripresa da artisti e intellettuali, che vi trovavano la desiderata ispirazione.
Fonte: "capri.net"
Fonte immagine: "campaniasuweb.it"