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Ex Cattedrale di Santa Maria delle Grazie

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Descrizione

Monsignor Andrea Belloni volle che la Chiesa sorgesse in località Palma, contigua all'Estaurita di Sant’Erasmo. La cerimonia solenne della posa della prima pietra, 25 marzo 1512, avvenne sul far della sera perché contrastata dagli abitanti dei Casali della zona alta di Massa, non gradendo la scelta del sito. La fabbrica ebbe termine verso il 1542 ed il tempio fu consacrato dal successore di Belloni, Monsignor Pietro Marchesi, il 7 luglio 1543 e dedicato a Santa Maria delle Grazie. A destra della facciata è il campanile: originariamente a torre mozza, nei primi del ‘900 fu completato da una cupola. Un grande orologio con campane scandisce le ore; tre campane di diverse dimensioni rimontano all'epoca del Vescovo Giuseppe Bellotti (XVIII secolo), che le consacrò e portano il suo stemma. La Cattedrale ha forma basilicale, a tre navate, con la centrale più ampia; la crociera è più elevata rispetto alle navate e originariamente aveva la cupola, rimossa in un successivo rifacimento dell’edificio. Imponente la tribuna: il catino era affrescato, come la cupola, da raffigurazioni bibliche dalla mano di Andrea da Salerno, ora scomparse, ed in alto un'apertura ovale dà luce all'interno. Nel timpano, al centro, in cornice di stucco, è la tavola della “Madonna delle Grazie col Bambino in ulnis”, seduta tra le nubi in una gloria di angioletti e sotto le anime del Purgatorio. Essa è l’unico frammento superstite del polittico del XVI secolo, costituito da sette pannelli e collocato sull’altare maggiore; ai suoi lati si trovavano a destra e a sinistra “San Giovanni Apostolo” e “San Sebastiano”, mentre nella parte superiore la “Resurrezione” e “L’Annunciazione” e nella predella la “Serie di dodici Apostoli”. L’insieme fu commissionato al pittore calabrese Marco Cardisco il 28 Aprile del 1527, da Pietro de Marchesi e da altri esponenti della curia. Il dipinto della “Madonna di Costantinopoli” è collocato, dalla sua realizzazione, nella cappella De Turris; Riccardo Filangieri considera quest’opera una mediocre riproduzione di un buon quadro di Andrea di Sarto, anche se non fa cenno esplicito di questo autore. Il “Battesimo di Cristo” fu realizzato nel 1592 per la famiglia Pisani; fu solo nel ‘700 che entrò a far parte della cappella del Fonte Battesimale, assumendo la forma rettangolare, in quanto fu ampliata col modesto paesaggio per essere inserita nella nuova cornice in stucco. Sull’altare di patronato dei Maldacea è collocato il dipinto raffigurante la  “Madonna col Bambino e i Santi Giacomo il Maggiore e Nicola di Bari”. L’attribuzione del dipinto a Francesco De Mura, datato presumibilmente intorno al 1720, è dovuta principalmente all’elevata capacità pittorica di quest’ultimo: dalla monumentalità della raffigurazione e infine dell’elegante declinazione della luce che attenua il tasso chiaroscurale con cui sono modellate le forme, facente capo con evidenza al magistero di Francesco Solimena, di cui De Mura fu allievo.
Fonte: "salottoculturalestabia.blogspot.it"
Fonte immagine: "rete.comuni-italiani.it - italiavirtualtour.it"

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