Il complesso di San Nicola, sulla vetta del Monte Epomeo, rappresenta, nel panorama italiano, uno dei più significativi esempi di architettura rupestre. Il tempio di pietra si mimetizza armonicamente con il paesaggio, artificio sfruttato dai primi frequentatori del luogo, che cercavano un rifugio sicuro alle continue invasioni saracene. Al complesso si può giungere anche da Barano, ma la via più diretta è da Fontana, percorrendo, a piedi o a dorso di mulo, un ripido sentiero che parte nei pressi della Chiesa parrocchiale. Questa, scavata nel tufo, esisteva già nel 1459, mentre le cellette del Convento furono costruite nel 1587. Personaggio legato a questo posto fu Giuseppe d'Argouth (1704-1778), Comandante della guarnigione militare sull'isola, il quale, per esaudire un voto fatto a San Nicola, abbandonò la vita militare per ritirarsi a vita eremitica, con dodici fidati compagni, divenuti come lui Frati. L'episodio che portò alla conversione era capitato un giorno, mentre il d'Argouth stava inseguendo due malviventi che, dopo aver violentato alcune fanciulle, cercavano rifugio tra le asperità dell'Epomeo. Colto di sorpresa dai due, che gli tesero un agguato in una stretta, il prode soldato si vide perduto, ma chiese aiuto al suo Santo. Lì dove sarebbe rimasto il suo corpo da morto, se non vi fosse stata intercessione divina, lì avrebbe trascorso i suoi restanti giorni da vivo se fosse stato ascoltato, e così fu.
Fonte: "isoladischia.net"
Fonte immagine: "isoladischia.net"