Nacque con il monumentale complesso verso la fine del XIII secolo, sul dosso di un piano detto di Ponticeto, nel luogo medesimo ove esisteva un'altra chiesa dedicata a San Giovanni Battista. La tradizione vuole che la fondazione sia da attribuire al Santo di Assisi, che transitò per Ravello nel 1222 diretto ad Amalfi per venerare le spoglie di Sant'Andrea apostolo. In origine la Chiesa era di stile gotico a tre navate e otto cappelle: dell'antica struttura conserva il transetto e l'abside a volte ogivali. Nel 1700 il barocco si sovrappose al gotico e la Chiesa fu trasformata nell'attuale ad una sola navata, coperta con volta a botte lunettata, con due altari per lato. Era, ed è, preceduta da un ampio atrio coperto, che si fonde col passaggio pubblico e che è sostenuto da pilastri e colonne su cui s'imperniano volte a crociera. Anche il luminoso chiostro duecentesco, di stile gotico, fu alterato e restaurato nel secolo XVIII con ritocchi barocchi. Restano le volte a crociera di sesto acuto che coprono le corsie. La Chiesa, spettatrice silenziosa di tante rivoluzioni sociali, ha visto nel corso dei secoli avvicendarsi uomini dedicati a opere di fratellanza e di studio, ha superato le difficoltà delle guerre e delle avversità che di frequente osteggiavano Ravello, ha sofferto decadenza e rovine. Nella chiesa si venera il Beato Buonaventura da Potenza, morto a Ravello nel 1711, il cui corpo è custodito in un urna bronzea sotto l'altare maggiore, dal 1961.
Fonte: "chiesaravello.it"
Fonte immagine: "expedia.it"