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Complesso di San Francesco al Vomero

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Descrizione

Quando negli ultimi decenni dell'Ottocento iniziò a sorgere il nuovo quartiere del Vomero, i settori in cui le istituzioni interessate presero iniziative per soddisfare con tempestività le esigenze dei neovomeresi furono il settore del trasporto pubblico, con la costruzione delle funicolari, e quello del culto religioso. In quegli anni, i Francescani erano alla ricerca di una sede dove svolgere le loro attività, soprattutto quella della formazione dei giovani aspiranti all’Ordine, messe in crisi dalle confische dei conventi operate dall'Italia postunitaria. Nel 1891, i Francescani comprarono, per 37000 lire dell’epoca, un terreno fra via Luca Giordano e via Aniello Falcone. Il 19 maggio 1892, il Cardinale Gugliemo Sanfelice pose la prima pietra di San Francesco al Vomero. I lavori partirono a rilento per il rarefarsi delle “elemosine particolari” su cui si era fatto affidamento. I Francescani ricorsero allora all’aiuto della Custodia della Terra Santa: essi donavano la fabbrica in cambio dell’impegno a finanziare il completamento dell’opera. Questo spiega perché, sull’ingresso originario al Convento, si legge “Collegio di Terra Santa”. Fra gli accordi fu previsto anche il trasferimento a Napoli dell’Architetto Frate Wendelino Hinterkeuser, un fratello laico tedesco, di notevoli capacità tecniche che in trenta mesi riuscì a completare l’opera di costruzione della Chiesa, del Convento e del chiostro, progettata da un italiano. All’inizio di ottobre del 1894, il Cardinale Sanfelice tornò al Vomero per consacrarvi il nuovo tempio. Subito dopo, Fra Wendelino andò a costruire altre chiese in Palestina, fra cui una a Emmaus, a ricordo dell’incontro di Gesù Risorto con i discepoli, che presenta una facciata quasi gemella del tempio vomerese. L’interno della Chiesa, trovandosi chiusa a sinistra da via Aniello Falcone, è sviluppato ad una sola navata, stilisticamente ispirata a forme goticheggianti, che si elevano con semplicità verso l’alto. Fra le sobrie decorazioni spiccano le vetrate istoriate. La chiesa è accompagnata anche da una piccola riproduzione della grotta di Lourdes. Nel 1992, in occasione del centenario della posa della prima pietra del Complesso, è stata posta una statua del Santo in piazzetta Aniello Falcone.
Fonte: "quicampania.it"
Fonte immagine: "it.wikipedia.org"

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