La Collegiata, la cui esatta denominazione, indicata sulla facciata dell'edificio, è "Parrocchia di Santa Marina - Collegiata di San Giovanni", fu costruita nel 1798 sulle rovine dell'antica basilica fondata da Silverio, nel sesto secolo d.C. Abbellita da Papa Onorio e da San Gregorio, di stile vanvitelliano, ha la pianta a croce latina, ad una sola navata, con transetto poco profondo e abside poligonale. La facciata presenta un aspetto tipicamente settecentesco. Il campanile della Chiesa sorge sulla sinistra del prospetto, staccato da essa di circa 2 metri, con il particolare castello campanario originario in legno. All'interno, i capitelli sono realizzati alla fine del Settecento da maestranze locali. La forma della cupola è ogivale, la sommità è chiusa da una lanterna cieca a forma di medusa; si puoÌ ammirare l'altare dei Principi Colonna, realizzato a fine Settecento e dedicato all'Immacolata. Il coro, di inizio Ottocento, è in legno intagliato. Ad accrescere la rilevanza di questa Chiesa è la presenza dei dipinti di grandi artisti: il "Cristo Redentore con i simboli della Passione", di Decio Tramontano; "San Vincenzo che salva un muratore da una caduta", del Settecento napoletano; la "Madonna con Bambino tra Sant'Anna e San Giuseppe, con i Santi Giovanni Battista, Giovanni Evangelista e Sebastiano", del primo decennio del '700, di Nicola Malinconico; la "Vergine in gloria con i Santi" e la "Pietà", di Odoardo Fischetti. Nella sacrestiÌa è custodita una tavola di Cristo che versa sangue e su cui si legge l'iscrizione "Detius Tramontos facebat" (1581). Al di sopra è posta la vetusta immagine del Crocifisso, tratta dalle rovine di un tempio pagano che, secondo la tradizione popolare, sorgeva sulla vetta accanto al Castello. Di notevole valore sono le acquasantiere datate 1501, probabilmente resti dell'antica basilica.
Fonte: "bellezzemandamentali.it"
Fonte immagine: "avellarte.it"