Le prime notizie databili concernenti la Chiesa risalgono al periodo del Viceregno Spagnolo; una delle quattro campane che erano sospese in cima al campanile recava la data del 1521. La tradizione storica di San Martino Valle Caudina è legata al culto dei Santi Palerio ed Equizio. San Palerio era Vescovo di Telese, città dalla quale fu costretto all’esodo in seguito ad una incursione saracena verso la fine del IX secolo. Le reliquie dei due Santi furono trasferite nel secolo XVIII proprio nella Collegiata di San Giovanni Battista. L’assetto attuale della Chiesa nelle sue linee essenziali risale al periodo del Cardinale Orsini, Arcivescovo di Benevento dalla fine del XVII secolo alla prima metà del XVIII secolo, poi Papa Benedetto XIII. Nel 1736 venne promossa a "Collegiata" con 11 canonici e 4 mansionari presieduti da un Primicerio, mentre a dirigere la Parrocchia fu stabilito un Prevosto. Tra questi vi erano i rappresentati delle famiglie più notabili del paese, quali i Del Balzo e i Pisaniello. Oggi la Chiesa è costituita da un’antica navata centrale con piccole cappelle laterali. Sulla sinistra troviamo l’accesso al campanile a pianta quadrata e il pregevole fonte battesimale. Molto bello e ben conservato il confessionale del ‘700. La lapide della consacrazione della Chiesa di San Giovanni Battista, murata nella destra dell’abside, del 12 agosto 1694, reca un’iscrizione latina in cui veniva concessa a tutti i fedeli un’indulgenza di cento giorni. Dietro l’altare è collocata un’altra lapide che chiude il loculo contenente le reliquie dei Santi Palerio ed Equizio. La Chiesa, a seguito di ripetuti interventi di restauro, è stata restaurata completamente nel 2015. Attiguo all'edificio religioso è il complesso formato dalla canonica e dalla Cappella della Confraternita del Santissimo Rosario.
Fonte: "comune.sanmartinovallecaudina.av.it"
Fonte immagine: "ottopagine.it"