Il “Science Centre” di Città della Scienza, il primo Museo scientifico interattivo italiano, attraeva nelle sue aree espositive circa 350 mila visitatori l’anno, prima dell’incendio doloso che, il 4 marzo 2013, ha distrutto gran parte del complesso, suscitando commozione e solidarietà in tutto il mondo. Il progetto per la ricostruzione del sito prevede una struttura diversa dall'opificio del 1850 che ospitava il Museo, e dovrebbe essere ultimata nel 2020. Comunque, il “Science Centre” rimane un importante strumento di educazione e diffusione della cultura scientifica attraverso mostre, incontri con scienziati, campagne e attività di promozione della scienza e della tecnologia, progetti di collegamento tra scienza e società a livello nazionale, europeo, internazionale. Già all'indomani della distruzione del Museo, furono raccolti importanti fondi, tra cittadini e aziende, serviti a ricreare delle aree che hanno portato al “Science Centre” 100 mila visitatori, dedicando sempre una particolare attenzione al mondo della scuola. Di grande importanza per Città della Scienza, infatti, sono l’innovazione della didattica scientifica e l’utilizzo consapevole delle nuove tecnologie nella scuola. Strumento operativo di tale attività sono le aule ed i laboratori, luoghi di sperimentazione della smart education.
Fonte: "cittadellascienza.it"
Fonte immagine: "cittadellascienza.it"