La realizzazione dei Chiostri di Santa Teresa degli Scalzi risale agli inizi del XVII secolo, quando i Frati Carmelitani Scalzi affidarono a Giovan Giacomo di Conforto i lavori per modificare un palazzo da loro acquistato. Ad inizio Ottocento rischiarono entrambi di essere demoliti per lasciare spazio ad un grandioso progetto di ampliamento dell’attuale Museo Archeologico Nazionale, proposto dall’architetto Francesco Maresca. Progetto che, grazie anche all’opposizione dei Frati, non fu mai attuato. Il Chiostro Grande, a pianta rettangolare, conserva pressoché inalterata la sua struttura originaria, se non la chiusura delle arcate con delle finestre. Custodisce un bel giardino con un pregevole pozzo in marmo. Il Chiostro Piccolo, invece, è stato modificato con l’aggiunta di una copertura e trasformato in sala interna.
Fonte: "napoligrafia.it"
Fonte immagine: "it.wikipedia.org"