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Chiesa Santa Maria di Portosalvo

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Descrizione

La Chiesa sorge in quel che era il largo del Mandracchio, toponimo derivante dalle mandrie di bovini che vi scorazzavano. La costruzione dell’opera risale alla metà del XVI secolo, per volontà del marinaio Bernardino Belladonna, scampato ai pirati e ad un nubifragio, di ringraziare la Madonna. La Chiesa divenne sede di una Confraternita di marinai, che realizzava opere di misericordia a favore dei marittimi, tra cui l’assistenza ai marinai ammalati ed azioni atte a provvedere alla dote delle fanciulle povere. La Confraternita costruì una palazzina, terminata nel 1749 sotto la direzione dell’Ingegnere Ignazio Cuomo, tutt’ora attigua al tempio, un tempo sede di un orfanotrofio detto il “Collegio dei Marinaretti”. Inoltre, organizzava ogni anno una processione solenne di barche, da tenersi il 30 giugno (il 30 giugno del 1711, infatti, vi fu l’incoronazione della Madonna di Portosalvo), con a bordo il quadro della Madonna, che si concludeva con un lancio in mare di una corona di fiori in memoria di tutti i caduti in mare. La Chiesa ha subìto, nel corso dei secoli, modifiche all’apparato decorativo, sposando l’ultima fase dello stile barocco–rococò del XVII secolo attraverso ricercate ornamentazioni in stucco sul prospetto, opera di Nicola Scodes su progetto di Giuseppe Astarita. La facciata, molto elaborata, presenta il portale a bugne piatte in piperno, sovrastato dall’arco della lunetta, e con la presenza nel timpano di un rilievo seicentesco della Madonna di Portosalvo. Sia il campanile che la cupola sono rivestiti da splendide mattonelle (embrici) gialle e verdi. All’esterno, la presenza di una guglia in piperno e marmo, innalzata dai sostenitori borbonici per la commemorazione della vittoria realista sulla Repubblica Partenopea del 1799, e la cinquecentesca Fontana della “Maruzza” (lumaca), caratterizzano una porzione di tessuto urbano adibita a spazio verde. L’interno è ad unica navata, con due cappelle laterali - una per lato - ed è caratterizzato da rivestimenti in marmi policromi, dal particolare soffitto ligneo dorato e dalla presenza di quadri di notevole fattura, opera di artisti noti locali, quali la “Gloria della Vergine” di Battistello Caracciolo e “Storie della Vergine” di Nicola Russo. Di grande prestigio e di fine intaglio è la “cantora” o coro del XVII secolo, posto sull’ingresso. Disegnata da Dionisio Lazzari, la balaustra dell’altare maggiore presenta inserti di madreperla e pietre dure, con accanto motivi legati alla vita dei marinai, come una barca posta in due pilastrini a ricordare la protezione sui marinai della Vergine Maria. L’altare maggiore, iniziato nel 1778 e finito nel 1806, fu scolpito da Giacomo ed Angelo Viva.
Fonte: "ilportaledelsud.org"
Fonte immagine: "portosalvo.org"

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